15 maggio 2009

Kathmandu su due ruote


Namaste !!

Manca poco meno di un mese alla partenza, lascerò infatti il Nepal a inizio giugno data in cui scade anche il mio visto turistico e con questo visto non posso stare qui oltre 5 mesi nello stesso anno..è davvero ora di ripartire, ma non di tornare a casa…

Sto cominciando a organizzare la prossima missione, sì perché come vi ho già anticipato, non tornerò a casa…Volerò a Bangkok, in Thailandia, per una settimana pit-stop dove rivedrò una mia vecchia amica thailandese e dal di lì volerò verso Ulaan Bataar in Mongolia, dove incontrerò mio fratello!! Il Pogg è di nuovo on the road e arriverà in Mongolia con la sua moto!! L’idea è di tornare in Italia con lui sull’Africa Twin!! Paura!! Ancora non ci credo! Il tragitto per il ritorno è ancora da definire bene, ma queste sono decisioni che potremo prendere solo a quattrocchi. Quando ci penso mi chiedo sempre “sogno o son desta?”. Il Poggiali Twin Team presto si riformerà! Wow!!

Qui a Kathmandu è caldissimo, oggi pomeriggio c’erano 38 gradi!! Lo scorso inverno troppo freddo ed ora troppo caldo.

Due settimane fa sono andata al fiume con Betta, un’altra volontaria. Andare al fiume mi ha ricordato tanto i nostri pomeriggi passati ai Gorgoni, alla Passerella, ho pensato all’Appennino e all’Acquacheta, con qualche differenza: il fiume era larghissimo con forti correnti e ogni tanto passavano gruppi che facevano rafting. Eravamo circondate da bambini locali che incuriositi dalla nostra presenza, facevano di tutto per farsi notare. Bambini che giocavano, donne che facevano il bucato, uomini che si lavavano nella vicina fonte e ho pensato che questa gente vive proprio bene!! Che vita sana! Mica male però!! Ciò mi è stato poi confermato nel tardo pomeriggio, quando siamo andate nel piccolo villaggio a cercare una camera per la notte.
Il villaggio era piccolissimo e si sviluppava sulla strada principale; 6 case in fila con un grande cortile davanti dove i bambini correvano e giocavano a rincorrersi. Che meraviglia!! Abbiamo trovato una piccola, ma deliziosa cameretta nel giardino di una coppia simpaticissima. La camera era però sopra alla stalla, non vi sto nemmeno a spiegare l’odore di mucca che ho dovuto respirare tutta la notte e nemmeno i movimenti bruschi della camera dovuti ai calci degli animali, ma tutto ciò era stupendo!! Abbiamo mangiato Dhal Bhat (riso+lenticchie) comodamente “apparecchiate” nel cortile, con i bimbi che ogni tanto, stanchi della corsa, si fermavano e prendevano fiato guardandoci e sorridendoci. Il giorno dopo abbiamo preso un local bus per Kathmandu, ma dopo 2 ore sorpresa!!!! Il bus si è fermato a causa di una lunga coda di camion e grazie all’aiuto di un ragazzo che parlava un po’ inglese, capiamo…C’è uno sciopero!! E gli scioperi in Nepal sono molto frequenti e quando c’è sciopero si ferma tutto per diversi giorni!!! Questo era uno di quegli scioperi terribili: la strada principale ed unica via che collega Kathmandu a Pokhara era bloccata. Abbiamo dovuto camminare per 2 ore prima di arrivare al blocco oltre il quale avremmo trovato un bus. Una volta arrivate a Kathmandu abbiamo appreso il motivo di tutto questo caos: il primo Ministro Prachanda (maoista) voleva annullare i poteri del capo dell’esercito per conferirli poi completamente al Partito maoista, ovviamente l’opposizione si è fatta sentire!! La Kathmandu dei giorni successivi allo sciopero, era una Kathmandu ben diversa da come la conoscevo io…grandi cortei e dimostrazioni, numerosissime le bandiere rosse falce e martello, numerose bandiere di gruppi studenteschi con evidenti riferimenti politici. Non era la Kathmandu caotica ma pacifica che conoscevo io, era una Kathmandu in rivolta! C’era tutta l’aria di una guerriglia urbana: polizia in tenuta antisommossa, massi che bloccavano alcune strade, copertoni in fiamme e gente che manifestava, giovani, ragazze, donne in sari, uomini. Poi, dopo qualche giorno è caduto il Governo!! Prachanda ha dato le dimissioni, è stato in carica per un anno! E ora a Kathmandu non si parla d’altro! Ogni tanto ci sono comunque manifestazioni.

Lo scorso fine settimana altra gita. E che gita!!
Venerdì sono uscita con il proprietario del mio appartamento insieme a due suoi amici e la serata è risultata abbastanza noiosa fino a quando è arrivato Dendup (Denz).
Dendup è un re bhutanese di origini mongole in esilio in Nepal ormai dal 1974. E’ uno uomo ben piazzato, alto, capelli lunghi brizzolati, lineamenti mongoli con barba bianca. E abbiamo cominciato a parlare per un po’ e ho scoperto diverse cose della sua interessantissima vita, non solo della sua vita prima e dopo l’esilio, dei suoi ricordi, della sua famiglia, ma anche una delle sue passioni: la moto!! Il giorno dopo avrebbe fatto un giro con i suoi amici fino a Kurintal a 100km da Kathmandu e non ho esitato un attimo ad accettare il suo invito quando mi ha chiesto se volevo aggregarmi. Non aspettavo altro! ;-)
Così ci siamo incontrati la mattina seguente alle 7 a Thamel, il quartiere dove vivo e siamo andati a casa di un suo amico dove avremmo incontrato anche gli altri. Siamo entrati attraverso un gran cancello, che è stato aperto da un guardiano e davanti a noi è apparso un giardino immenso e una casa enorme. Ero davvero curiosa di conoscere il proprietario di quella casa, perché non ero mai entrata in una villa di tali dimensioni. Le case nepalesi sono molto modeste e questo lusso mi aveva colpito. Saliamo al secondo piano, il proprietario ci fa accomodare in un salone grande quanto casa mia; noto immediatamente la vecchia carta da parati rovinata, fantasia color bianco e verde chiaro. L’elegante camino all’angolo ha subito attirato la mia attenzione. E poi uno specchio gigante, poltrone, divani, televisore impolverato e tantissime foto, molte delle quali in bianco e nero e in tutte c’erano raffigurati membri della famiglia reale. Tutta la stanza aveva un’aria decadente, vissuta, consumata e anche un po’ kitsch! La mia curiosità mi ha portato a fare tantissime domande a Dendup in merito al luogo dove mi trovavo. E lui con naturalezza mi ha detto che eravamo a casa del nipote del re; la madre del proprietario di casa era la sorella del re che è stata assassinata insieme ad altri membri, re incluso nel Palazzo Reale a Kathmandu nel giugno 2001.
Riuscite ad immaginare la mia faccia, quando ho realizzato di trovarmi tra membri della monarchia nepalese e bhutanese ? Insomma, non sono di certo gli ambienti che sono abituata a frequentare in Italia! Inizialmente mi sono sentita un po’ a disagio, ma poi tutti, anche gli altri amici sono stati molto carini con me e tutti parlavo correttamente inglese, per cui è stato molto facile comunicare e la situazione inizialmente formale si è sciolta dopo la colazione insieme e poi “jamm jamm” siamo partiti!! Ancora assolutamente incredula dell’assurda situazione in cui mi trovavo, sono salita sulla moto di Denz e via, per la valle di Kathmandu! Abbiamo impiegato due buone orette per raggiungere il posto più esclusivo che io abbia visto qui in Nepal: un bellissimo resort vicino al fiume con mega piscina e mega giardino dove abbiamo pranzato e trascorso tutto il pomeriggio. E lasciatemelo dire! Questo gruppo di motociclisti dal sangue blu mi ha davvero fatta sentire una principessa!
Il giro in moto è stato stupendo!! Per la prima volta vedevo quel paesaggio non attraverso il finestrino di un bus ma seduta su una moto attraverso i miei occhiali! Veramente una bella gita!!
Siamo tornati a Kathmandu verso le otto di sera, ma il re bhutanese non mi ha portata direttamente a casa, mi ha portata invece a Boudha, alla Stupa Buddhista dove si festeggiava il Buddha Jahanti ovvero la nascita di Buddha e alla Stupa, meravigliosamente illuminata dalla luna piena, c’erano tantissimi pellegrini, c’erano candele, odore di incenso….magico e suggestivo! Ho lasciato Denz sotto casa mia con la promessa di rivederci presto per un’altra gita in moto insieme!

Per il resto qui a Kathmandu sto benissimo. Conosco gente, rivedo viaggiatori conosciuti in giro, esco, vado a cena dai vicini di casa, faccio i miei giri, vado al mercato, vado a trovare qualche amico locale in agenzia viaggi o nel negozio di tessuti, si beve tè, a volte si mangia anche cocomero, si chiacchera, io esercito il mio nepalese, poi si va insieme a pranzo e si mangia riso e lenticchie e nei fine settimana si fa qualche escursione nella valle! Kathmandu è diventata per me il centro del mondo. Pensate che 2 settimane fa mi è venuta a trovare Reina, una mia carissima amica giapponese che non vedevo da due anni. Splendido!

Questo è tutto…per il momento.

Vi stringo forte forte.
Paola Miss
(La vostra inviata speciale da Kathmandu)

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