23 dicembre 2008

Namaste a tutti!

Elisa e Lele sono arrivati venerdì scorso, gran festa!!!
Il sabato li abbiamo subito inseriti nella vita nepalese: 5 ore di trekking stupendo dal paesino di Duhlikel fino a NamoBuddha passando per diversi villaggi, dove i locali, molto incuriositi, cercavano di avvicinarsi timidamente domandando "which country?". L'atmosfera che si respira nei villaggi è indescrivibile: tutti ti guardano, ti sorridono e ti salutano, i bimbi ti chiamano da lontano e cercano un contatto con le poche parole d'inglese che conoscono. Più volte mi sono emozionata davanti a quei visi sorridenti, leggeri, trasparenti, veri. E ogni volta ho registrato tutto nel mio cuoricino. La semplicità disarmante con cui queste persone ti approcciano, ti danno informazioni, chiedono di te, della tua vita non è facile da spiegare, i nepalesi sono uno dei popoli più pacifici che io abbia mai conosciuto, per non parlare poi dei tibetani, per i quali nutro un rispetto reverenziale. Che popolo!

Vi sto scrivendo con le ultime energie rimaste, oggi è stata una giornata pienissima e le prossime lo saranno altrettanto.

Dopo aver lavorato alla casa famiglia, io, Eli e Lele siamo andati a Pashupatinath. Il tempio induista dedicato a Shiva più importante del nepal, dove bruciano i cadaveri e le cui ceneri vengono gettate nel fiume Bagmati.
Il tempio è pieno di pellegrini, sadhu, gente curiosa, parenti dei defunti e cadaveri avvolti in stoffe giallo/arancio che aspettano il loro turno per essere posizionati sulla pira ed essere bruciati. Odore forte di carne bruciata, incensi, fiori, donne che pregano, statue di Shiva, scimmie tutto contribuisce a creare una situazione del tutto mistica e assolutamente fuori dal tempo. Lo strano silenzio che regna in quel luogo lo rende ancora più misterioso ed io, di fronte a tale "concerto" di odori, di colori, di energia e di silenzio mi sono fatta travolgere totalmente da quelle "note" e ho cominciato allora a danzare leggera ad occhi chiusi con i cadaveri, con i loro parenti, con i sadhu, con le donne, con i fiori. I miei occhi chiusi hanno visto e sperimentato molte più cose e sensazioni di quanto non avrebbero visto se fossero stati aperti, spalancati. Forti vibrazioni hanno trovato dimora nel mio corpicino! e le ho sentite!! Che luogo surreale!

La nostra gita si è conclusa a Boudha, davanti alla Stupa più grande del Nepal, luogo sacro per i buddisti tibetani. L'intero paesino ospita tibetani in esilio ed è uno dei pochissimi luoghi in cui la cultura tibetana è libera e accessibile a tutti! Il gigantesto Stupa ha due occhi che fissano lontano, l'infinito. Donne e monaci tibetani pregano, si inginocchiano, girano attorno allo Stupa in senso orario ripetendo ininterrottamente il mantra OM MANI PADME HUM (benedisci il gioiello che è nel loto) facendo girare tutti i rulli di rame/ottone che si trovano attorno allo stupa. Qui regna un'atmosfera di pace e tranquillità e sui visi dei tibetani questa leggerezza la si vede, la si percepisce! Oggi, sullo stupa, in mezzo a tutte quelle bandiere colorate piene di mantra, davanti a tutta quella gente che pregava e davanti agli occhi grandi dello stupa altre forti, fortissime vibrazioni hanno smosso violentemente la Paola, quella Paola che si sente piccola piccola davanti a tanta forza, a tanta energia.

Passerò Natale ai piedi dell'Himalaya e a capodanno avrò finalmente la possibilità di camminare sul tetto del mondo; mi aspetta infatti una settimana di trekking. Sono emozionata, mi sento un essere umano a tutto tondo, mi sento viva, mi sento Paola, quella Paola Libera, quella Paola on the road che mi piace tanto.

Grazie di cuore per le numerose mail ricevute e per le vostre sempre splendide parole!

Un augurio di pace a voi Amici e a tutto il mondo....
OM MANI PADME HUM

Paola

15 dicembre 2008

Bhaktapur + bidonville + bimbi

Namaste mero sati!!
Sono nella mia cameretta a Kathmandu in compagnia di ottima musica (grazie Battista!).

Oggi sabato, giorno festivo; ne ho approfittato per uscire dalla città ed addentrarmi nelle campagne.

Bella gita!! solo 25 km separano la caotica Kathmandu dalla tranquilla e lenta campagna.

Partita stamattina presto con Elena la mia collega, sono arrivata nella splendida Bhaktapur verso le 9.00, ancora ingenuamente ignara della bellezza color mattone che mi avrebbe ubriacata le ore successive.

Siamo arrivate nella piazza principale (Durbar Square) attraverso un reticolato di strette vie su per una collina, scene di vita quotidiana ai lati della strada: piccoli negozi, bambini che giocano con un copertone di ruota, donne in sari che vendono ortaggi e frutta, motorini, pannocchie che vengono appese fuori dalle finestre per farle essiccare e spesso sventolano negli angoli più improbabili piccole bandiere rosse con falce e martello.

A durbar square (e poi avrei scoperto non solo lì) sembra di tuffarsi in un epoca lontana, in un film storico sul periodo della dinastia Malla, suoni di campanellini, odore di incenso mescolato all’odore di spezie facevano da cornice alla piazza e ai suoi templi, il cui colore rossastro/marrone veniva esaltato da un sole dorato che illuminava non solo la piazza ma tutta l’immensa vallata verde oltre la quale si potevano scorgere le bianche cime del maestoso tetto del mondo: l’Himalaya!

E qui: paola-pelle-d’oca col cuoricino che faceva bum bum!

A Bhaktapur atmosfera assolutamente fuori dal tempo: proseguendo per le viuzze arriviamo in un’altra piazza, anche questa molto bella piena di templi dedicati al dio Vishnu, davanti al più grande avevano appena sacrificato una capra, sangue ovunque, e sull’altare la testa dell’animale, bruttissima scena!

E non avevo ancora visti nulla!!!

Sposto gli occhi davanti alla tre persone sedute poco distanti e ORRORE!!!!!!

C’era l’animale steso, senza testa con la pancia squarciata da cui stavano estraendo l’intestino!

E qui giuro: paola-forte-sensazione-di-vomito!

Mi sono serviti un po’ di minuti per abituarmi alla scena e riuscire a guardare quelle mani che, senza guanti, rovistavano là dentro.

Che brutta scena, ma non è finita qui!! Hanno estratto l’intestino, tolto una grossa vena. Mentre uno dei tre si dava da fare per inserire nuovamente tutta quella roba dentro alla pancia, il secondo stava maneggiando la vena, dopo aver fatto scolare il sangue, ma non è finita qui!!!

Un nodo all’estremità della vena, ora era un palloncino perfetto! Si porta l’altra estremità alla bocca e comincia a gonfiare!! Provate ad immaginare la mia faccia:-o !!! La gonfia e poi nodo! Il palloncino è pronto!! Olè! Ci “gioca” un po’ e la va a posizionare sull’altare attorno alla statua di Vishnu. Io ed Elena eravamo senza parole!! Che schifo!!

Dopo aver visitato tutto il centro storico, ci siamo spostate un po’ fuori dal paese e non con poche difficoltà, siamo riuscite a trovare un passaggio per raggiungere un altro bellissimo tempio disperso nella vallata.

Abbiamo fermato motorini per sapere se ci davano un passaggio, 2 ragazzi con un camion e qualche taxi, ma nessuno ci voleva portare là, questa cosa ci ha incuriosite molto e non ha fatto altro che dare al tempio, apparentemente irraggiungibile, un tocco di mistero ed aumentare la nostra voglia di avventura.

Finalmente saltiamo quasi al volo, dentro un piccolo pulmino e si parte! E capisco perché nessuno ci voleva portare! 6 km di strada dissestata in salita, piena di curve, buche e per di più molto stretta!!

Ad ogni modo è sicuramente valsa la pena arrivare fin lassù! Paesaggio mozzafiato!! Il viaggio per tornare è stato un’altra avventura!!

Sul piccolo pulmino con i sedili piccolissimi e con una ventina di posti c’era un movimento velocissimo di persone; saranno salite, scese, un centinaio di persone e non scherzo!!!

Il piccolo pulmino era strapieno, gente scendeva, gente saliva, bambini in braccio alla mamme, donne anziane con i loro cesti e borse tutti stipati e il bigliettaio era praticamente appeso fuori dal pulmino!!

Il pulmino era strapieno e la gente schiacciata; la mia faccia era schiacciata tra il finestrino, la faccia di una donna che ogni tanto mi sorrideva, un bambino ed Elena.

E la gente, non so per quale strana legge fisica, riusciva ancora ad entrare!!

Tre ragazzi vista la situazione hanno ben pensato di evitare la situazione e con movimenti atletici sono saltati sul portapacchi del pulmino. Peeerrrròòòò!!

Ora sono qui e ripenso alla bella gita di oggi, domani si lavora e vado dai bimbi.

Sto cominciando a prendere confidenza con loro e loro con me, sono sempre più numerosi i bimbi che mi saltano addosso, mi abbracciano, mi sbaciucchiano, mi chiamano Paola.

Alcuni mi chiedono di fargli la doccia e di lavargli i capelli. Alcuni cominciano a dirmi Rock 'n' Roll e altri stanno imparando Auonamasser....

Io e l’altra volontaria stiamo facendo la doccia a due bambini a turno ogni giorno e diamo loro vestiti puliti.

I bambini hanno quasi tutti i pidocchi e quando li lavo mi metto sempre i guanti. Piccoli corpicini tremano in silenzio ma felici quando la loro pelle viene bagnata dall’acqua fredda e da sapone.

Dopo e prima della doccia controlliamo sempre bene i capelli e mettiamo una lozione anti pidocchi e i bambini sono felici, ci guardano e ci ringraziano.

Un bimbo era talmente felice dei suoi capelli puliti che ogni tanto mi chiamava Miss!! Look!! E indicava orgogliosissimo i capelli puliti.

E qui: paola-strafelice!

Ogni mattina vado nella bidonville con un collega nepalese a chiamare i bimbi, altrimenti alcuni non verrebbero a scuola.

La realtà della bidonville è molto dura, il mio primo impatto è stato puro shock!

Le condizioni igieniche sono nulle e la gente vive in baracche costruite con teloni di nylon e stracci, altri in strutture di cemento.

Probabilmente intere famiglie vivono nella stessa camera. Odore di urine e sporco ovunque.

Ma la gente sorride comunque e le mamme dei bimbi mi invitano ad entrare in “casa” mentre, sul letto della loro stanza buia tagliano carote, ortaggi e l’acqua nella pentola sul fornello tra il letto e l’armadio, bolle.

Prendo Prasad per mano e andiamo a chiamare il prossimo amichetto da portare a scuola.

Attorno a me e il mio collega ci sono 6/7 bimbi che vogliono saltarci addosso, che ridono se fai loro il solletico e se te li carichi sulla schiena!! Che meraviglia!!

E continuo a far paragoni tra noi e loro, tra i nostri bambini e i loro, tra la nostra vita e la loro e molto spesso mi capita di sentirmi una stupida occidentale viziata e capricciosa, altre volte mi vergogno di me stessa, della società superficiale ed egoista in cui vivo, mi vergogno della nostra società così esageratamnete consumista che ha stravolto completamente la vera natura dell’uomo, la semplicità, la trasparenza e perché no, la sua Libertà!!

Mi sento piccola piccola di fronte alla grande dignità e umiltà di questa gente che non possiede assolutamente nulla, che convive col dolore e con la sofferenza, ma che è sempre pronta ad invitarti ad entrare in casa e a salutarti con un sorriso e un piccolo inchino con le mani giunte in segno di rispetto pronunciando Namaste!

Meditate gente, meditate…


I nepalesi sono un popolo pacifico, simpatico e a volte ingenuo. Per ora mi piacciono e sto molto bene qui a Kahtmandu!! Sto mangiando tutti giorno riso e lenticchie e ogni tanto provo le specialità locali.

Tutto è abbastanza piccante con sapori molto particolari che mi piacciono tantissimo! verdure, tofu, soja, salse varie iper piccanti, momo cotti al vapore (simili ai tortelli) e tanto thè.


Credo davvero di aver fatto la scelta giusta!

Sorriso, mani giunte e inchino…Namaste a tutti!

Paola

07 dicembre 2008

Da Kathmandu

Namaste a tutti!!!

non so davvero da dove cominciare!!

Troppe situazioni, colori, suoni, odori, gente interessante, bambini, emozioni.

Il primo impatto con Kathmandu e' stato positivo, molto positivo.

Arrivata all'aeroporto, mi e' sembrato di essere in una stazione indiana piena di gente, bambini, valigie .... c'era molta piu' gente fuori ad aspettare parenti ed amici che al controllo passaporti.

All'uscita ho trovato Cristina ad aspettarmi, un'altra volontaria con cui divido momentaneamente la stanza e che mi sta "istruendo" in merito all'ONG e a tante altre cose. Kathmandu e' un casino pazzesco, indescrivibile, mi ricorda un po' l'India, si', apparentemente ci sono molte similitudini, ma sono qui solo da 5 gg ed e' troppo resto per poter giudicare.

La casa famiglia presso la quale lavoro e' in periferia, vicino a Pashupati dove bruciano i cadaveri.

Quando ho visto il fiume, le pire, i fiori mi e' sembrato di essere in India a VARANASI. Stessa atmosfera, stessi odori, un avaranasi in miniatura.

La casa famiglia ospita circa 30/40 bambini di strada, tutte le mattine i bimbi, la cui eta' va dai 4 ai 12 anni circa, hanno diverse lezioni e io ieri per prima volta sono stata Paola maestrina d'inglese.

Che emozione!! Ero talmente emozionata davanti a tutti quei visini che mi guardavano con quegli occhi enormi neri che inizialmente ho avuto qualche difficolta' a partire. Tutti hanno voluto sapere il mio nome e ora mi chiamano Paola, paola e durante le lezioni , chi non ha ancora confidenza, mi chiama MISS!!!!!

Bambini magri, gracili, vestiti in modo molto semplice, a volte con abitini sudici, rotti, rammendati alla meno peggio nascondono dentro di loro una purezza d'animo, una gioia quasi disarmanti. Non hanno nulla ma trasmettono un'energia incredibile.

Una bambina di 5 anni, che per la sua magrezza pensavo molto piu' piccola, mi e' praticamente saltata addosso e a cominciato a baciarmi, abbracciarmi ridendo a crepa pelle, il suo visino sporco, il suo piccolissimo maglioncino rosso e il suo corpicino mi stavo abbracciando cosi' vigorosamente che mi sono sentita spaesata davanti a tale dimostrazione d'affetto che nessun bambino in vita mia aveva mai dimostrato, ho cominciato allora a stringere questa bimba con tutto il mio affetto, per ringraziarla del regalo che mi stava facendo. Insieme abbiamo riso, ballato e ci siamo sciolte in un lungo abbraccio che difficilmente dimentichero'.

Nella casa famiglia ci sono tante cose da fare, lavare i panni, pulire, insegnare e tutto cio' non mi spaventa anche se questi bimbi portano sulle spalle situazione poco piacevoli: alcuni sono orfani, altri provengono dalla bidonville di Kathmandu, che visitero' domani, altri hanno grossi problemi familiari.

Quello che trovo incredibile e' la loro gioia, la luce che brilla nei loro occhi, i sorrisi gratuiti che mi continuano a regalare.

Ci sono dei momenti che mi sento "piccolissima" davanti alla forza di quei bimbi, mi sento talmente piccola che vi sto scrivendo con gli occhi pieni di lacrime ...

Entrare dentro questa realta' non sara' facilissimo, a volte sara' doloroso, oggi e' arrivata in ambulatorio una donna che e' stata violentata ieri...CAZZO!!! non aggiungo altro perche' potrei scoppiare in un pianto senza fine.

Kathmandu, come tante altre citta' di paesi in via di sviluppo, ha due facciate: quella apparente, piu' superficiale fatta di colori, clacson, incenso, negozi, templi, mucche ma poi sotto sotto e nemmeno poi tanto lontano dalla superficie le fiamme divampano!!! Questo fa parte della scelta che ho fatto, questo fa parte del gioco e io ho appena cominciato a giocare!!

Tra poco e' ora di cena e poi giretto a Kathmandu. Non so se mi faro' una doccia, dipende....la corrente c'e' e non c'e', l'acqua calda invece non c'e' e l'acqua a volte e' talmente fredda che mi fa passaera la voglia di lavarmi.....ma direi che in questo momento, l'acqua fredda e' l'ultimo dei miei problemi!!!

Vi ringrazio per le numerose mail ricevute, ma soprattutto per le splendide parole che avete avuto nei miei confronti! Con molto rispetto!!

un abbraccio a tutti grande come l'Himalaya!!

Jungle Paola


05 dicembre 2008

Dal Qatar

Ciao a tutti!!

sono all'aeroporto di Doha in Qatar da circa un'oretta. Avendo il portatile con me, per pura curiosità ho provato ad accenderlo e vedere se potevo navigare e tac!!! sono su internet. Free internet access. Ho provato a fare la stessa cosa alla Malpensa ma....il servizio era a pagamento.

Il mio Viaggio è cominciato ieri 4 dicembre alle 14.53 alla stazione di Forlì. Sul treno per Milano il mio cuoricino è stato bombardato dalle emozioni più diverse; era un pezzo che non sperimentavo una Paola così in "piena" ;-). Bellissimo!!!

Il volo è stato molto piacevole e molto veloce, 6 ore sono davvero volate!

Durante la notte ho guardato più volte fuori dal finestrino e c'è stato un momento in cui le stelle le vedevo talmente vicine che mi sembrava di toccarle con un dito e proprio in quello splendido momento ho visto una stella cadente!!!

Non mi era mai successo prima di vedere una stella cadente in volo!!! Wow!

Il Qatar dall'alto è deserto infinito con splendide coste bagnate da un mare blu/verde.

Ora sono qui in aeroporto aspettando di imbarcarmi per Kathmandu, c'è un'atmosfera molto internazionale, c'è molto movimento, il colore che prevale è il bianco e per fortuna che c'è l'aria condizionata altrimenti sarebbe davvero un po' troppo caldino.

Non mi sembra ancora vero....sto realizzando il mio grande sogno!!!

Sono tranquilla, positiva, motivata e piena di energia e questo, insieme alla stella cadente, mi sembra devvero un ottimo inizio!!

vi abbraccio col cuore, Jungle Paola