11 gennaio 2009

STUPEFACENTE NEPAL!!!

Sono tornata ieri (9 gennaio 2009) da un trekking nelle zona dell’Annapurna.

La nostra avventura è cominciata a Pokhara, seconda città per grandezza del Nepal, dove abbiamo festeggiato capodanno.

“Cenone” da “The Student” un piccolissimo ristorante un po’ nascosto, dove abbiamo brindato con birra Everest.

Pokara dista circa 200 km da Kathmandu e in autobus abbiamo impiegato circa 6/7 ore!!!

A mezzanotte a nanna perché il giorno dopo sarebbe cominciato il nostro meraviglioso trekking.

Siamo partiti alla mattina presto in taxi da Pokhara, dopo un ora e mezza siamo arrivati a Naya Pull, zaino in spalla, senza sherpa e inoltre senza guida, decisione presa all’unisono per rendere l’avventura ancora più Avventura, siamo partiti, abbiamo lasciato i rumori e gli odori della città per immergerci in una Natura sorprendente.

I° giorno

Naya Pull (900m) – Ulleri (2050m). Pit-stop a Thikadunga (1577m)

durata: 6 ore.

Siamo partiti motivati e carichi, in tutti i sensi ;-) e ci siamo addentrati tra le montagne; abbiamo attraversato diversi paesini molto pittoreschi, dove il tempo si è davvero fermato e l’intera giornata viene scandita dai ritmi lenti e rilassati del duro lavoro nei campi, tra un aratro tirato da due buoi, il rumore della pentola a pressione proveniente dalle case e il suono dei campanelli dei muli carichi di grandi sacchi di riso e spezie.

Il percorso è stato abbastanza impegnativo, soprattutto la seconda parte Thikadunga-Ulleri: 2 ore e mezza di scalini in salita. WoW!

È stata abbastanza dura, ma l’emozione una volta arrivati alla meta e il nostro abbraccio collettivo hanno reso le 6 ore di trekking un’esperienza assolutamente indimenticabile!!

Da Ulleri si poteva scorgere una vetta innevata dell’Annapurna. Che emozione!!

Ci siamo fermati in un rifugio, cenato prestissimo, alle 20.30 eravamo già dentro il sacco a pelo, stanchi!

2° giorno

Ulleri (2050m)- Ghorepani (2855m). Durata: 5 ore. Poon Hill (3210m).

Il trekking è stato tosto: scalini di sasso sistemati disordinatamente si alternavano a tratti ripidi e poco agibili.

Durante il percorso il tempo è sempre stato molto bello.

Io ero in maglietta, ma l’aria era fresca. Arrivati a Ghorepani la temperatura si è abbassata.

A Ghorepani non c’è elettricità e nessuna guest house ha il riscaldamento (in Nepal in nessuna casa c’è il riscaldamento).

Nelle guest house durante il trekking, c’è solo una sorta di stufa ricavata da un barile nella sala da pranzo, nelle camere un freddo incredibile!

Siamo andati a letto verso le 20 perché ci saremmo dovuti alzare molto presto per vedere l’alba a Poon Hill.

Sveglia ore 5.15. Driinnnn!!!

Ancora assonnati, tremanti dal freddo e avvolti in uno scialle di buio, abbiamo cominciato a salire; le nostre torce frontali ci hanno aiutati a trovare la retta via per assistere ad uno spettacolo mozzafiato.

L’oretta di trekking per arrivare su Poon Hill a 3210m è stata per me una sorta di pellegrinaggio verso un luogo di culto. Solo un’ora mi separava da quello che avevo sempre fantasticato essere il Momento, il Mio Momento in Nepal: l’Himalaya!!!!! E che “botta”!!

Il buio totale ha cominciato a cambiare forma molto lentamente.

La linea rosso/arancio/giallo dell’orizzonte ha cominciato a delinearsi e un po’ alla volta una palla rosso fuoco è trionfalmente apparsa davanti agli occhi degli spettatori increduli. La luce ha illuminato e scoperto gradualmente quello che ci circondava!

E qui paola-senza-parole! E anche ora ho grosse difficoltà a trovare le parole giuste, perché forse semplicemente non ci sono! Come faccio a descrivere il mio Momento? Come faccio a spiegarvi che le vette innevate dell’Himalaya, illuminate da quella luce dorata, si presentavano davanti a me come la concretizzazione di un Sogno??!! Stupefacente Nepal!

A malincuore ho lasciato il Mio Momento e sono tornata felice alla guest house dove abbiamo fatto colazione e poi di nuovo zaino in spalla.

III° giorno

Ghorepani (2855m)-Tatopani (1180m). Durata: 7 ore.

La discesa è stata molto impegnativa e lunga. Siamo finalmente arrivati a Tatopani stremati.

Durante il trekking abbiamo attraversato altri piccoli villaggi, e a poco a poco si vedevano le vette dell’Himalaya scomparire dietro alle larghe valli. A letto prestissimo dopo una divertentissima serata passati con i compagni di viaggio.

IV° giorno

RELAX!!!

Tatopani in nepalese significa acqua calda e qui c’è infatti una sorgente di acqua sulfurea ricca di zolfo.

Ci sono due piccole piscine dove è possibile rilassarsi nell’acqua calda e ci siamo quindi concessi questo lusso.

Abbiamo lasciato Tatopani nel primo pomeriggio e siamo arrivati a Beni dopo circa 2 ore di taxi, da Beni siamo tornati a Pokara dopo una 5 ore di autobus. “Paura e delirio sull’autobus più pazzo del mondo”.

Il viaggio è stato allucinante, la strada con buche che facevano sobbalzare l’intero bus, buio, sorpassi troppo azzardati, rumore di clacson, tutta la strada a curve su strapiombo che fortunatamente il buio non ci permetteva di vedere. Survived!

V° giorno

Pokhara-Kathmandu 6 ore di autobus.

Arrivati a Kathmandu io ho finalmente traslocato nella mia nuova casina. Sono davvero felice di aver trovato questo tetto.

Kathmandu la sento sempre più vicina, la mattina, quando esco di casa incontro il mio vicino sulle scale e ci diamo il buongiorno, poi scendo in strada per andare a prendere un mezzo per arrivare alla casa-famiglia e mi guardo intorno: la città si sta svegliano, c’è chi va e chi viene e io faccio parte di quella massa in movimento e mi sento bene.

Kathmandu è un po’ caotica, sporca e inquinata, ma ha un fascino del tutto particolare che mi piace.

A Kathmandu non c’è elettricità tutto il giorno, ma solo in certe fasce orarie e inoltre le ore di totale black-out sono circa 7/8 al giorno!! Camminando per la città è costante il rumore dei generatori.

Il giorno successivo al mio arrivo, sono tornata dai bimbi che mi hanno accolto con urla “hello Paola Miss!!” salti, abbracci e tanti baci. Che emozione!!

Il Nepal e la sua splendida gente mi stanno emozionando sempre più; la semplicità, la cordialità, la dignità, la religiosità e la dolcezza di questo popolo mi regalano ogni giorno un motivo in più per sorridere.

Sono molto felice di poter condividere questo mio pezzo di Nepal con Elisa, Gus ed Elena, che si sono rivelati ottimi compagni di viaggio anche nei momenti più faticosi e duri…Ne avranno da raccontare al loro ritorno!

STUPEFACENTE NEPAL!

Rispetto!

Paola

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