29 luglio 2009

Ritornno al futuro

Sabainau Amici,
sono ritornata ieri nel futuro, dopo una settimana passata nel Medioevo. Sì, dopo questa esperienza, posso davvero dire di aver viaggiato nel passato!!
Sono senza parole!! Il deserto dei Gobi mi è piaciuto moltissimo, la sua arida desolazione, il suo sole rovente, la polvere, le strade infinite e gli spazi immensi, sono sì scenari mozzafiato, ma nulla può reggere il confronto con l’Arkhangay, una delle regioni occidentali della Mongolia.
Dolcissime colline verdi popolate da rapaci enormi, cavalli, mucche, pecore liberi di correre ovunque. Spazi immensi, cieli blu a 180 gradi, nomadi, tende, mandrie di bestiame. Il paesaggio è meraviglioso: natura incontaminata e assolutamente selvaggia, animali e uccelli che vivono nel loro habitat naturale, indisturbati, totale assenza dell’uomo. Credo che se gli animali potessero scegliere, sceglierebbero tutti di vivere qui, in questo paradiso naturale. Non ci sono infrastrutture, le strade non esistono, o meglio solo in alcune zone; e con la moto la sensazione che si prova sfrecciando per queste piste è Libertà pura!!

Siamo stati ospitati da una famiglia di nomadi, che gentilmente ci ha invitati a passare la notte nella loro tenda, perché il terribile temporale e la pioggia avevano reso impraticabili le piste fangose per raggiungere Tsetserleg la nostra destinazione. Vi giuro, questa è stata un’esperienza sconvolgente!! I nomadi vivono in tende circolari chiamate Ger, allevano cavalli, pecore e mucche e si cibano solo di derivati del latte dei loro animali. Quando siamo entrati nella Ger c’erano i figli e i vicini di Ger che ci guardavano come se fossimo degli extra terresti, e noi probabilmente guardavamo loro nello stesso modo. Ci hanno subito offerto latte caldo e altri prodotti tipici e mentre gustavamo questi nuovi sapori, avevamo gli occhi di un’intera comunità nomade puntati addosso. La comunicazione non è stata di certo facile, ma alla fine ci siamo capiti e abbiamo cominciato a giocare con i bimbi che si sono dimostrati sorprendentemente aperti e socievoli. Ho cercato di comunicare con la vecchia signora della comunità, che mi sorrideva fumando avidamente la sua sigaretta rollata in un piccolo pezzo di giornale. I bambini mi hanno orgogliosamente mostrato i loro numerosi cavalli e le pecore, alcuni membri della comunità hanno indossato i loro vestiti migliori per essere fotografati, gli anziani e i giovani della comunità indossavano costumi tipici mongoli. E’ stata un’esperienza davvero emozionante e per molto tempo a venire porterò nel cuore quell’ospitalità, quei sorrisi, quei bambini, quella semplicità e quella genuinità che mi hanno saputo toccare nel profondo. Splendido!

Per una settimana mi sono sentita nel Medioevo, perché la presenza costante di tende circolari bianche sparse qua e là, di cavalli utilizzati come mezzo di trasporto, di uomini e donne in costumi tipici, di natura incontaminata e l’assenza di strade e di consumismo ricreano un mondo a me assolutamente sconosciuto che è riuscito a rievocare tempi lontani e io ho davvero avuto la sensazione di essere nel Medioevo!!

Ora siamo a Ulan Batar, tra due giorni partiremo per la Russia. La moto viaggerà con noi sullo stesso treno. Ci attende un’esperienza epica: la Trasiberiana!! Impiegheremo quattro giorni per coprire la tratta Ulan Batar – Mosca.
Appena posso invierò aggiornamenti.

To be continued…

Un saluto mongolo a tutti! ;-)
Paola
Twin Team Poggiali


PS se volete vedere foto e video visitate il seguente blog:
http://adriontheroad30.blogspot.com

04 luglio 2009

Good Morning, Vietnam !


Cari Amici,

sono tornata ieri da una splendida settimana passata in Vietnam.
Sono rimasta piacevolmente sorpresa da questo paese che non avrei mai immaginato essere così animato e pieno di vita. Wow!!

Il Vietnam è una Repubblica Socialista, esiste quindi un Partito unico che è quello comunista, ma la quotidianità e l’aria che si respira sono ben lontane dallo stereotipo che io avevo di Repubblica Democratica/Socialista. Io pensavo infatti di fare un tuffo nel passato e di ritrovarmi in una sorta di Germania dell’Est asiatica e invece Wow!! Che sorpresa!! Ho Chi Minh City, conosciuta prima della sconfitta dell’esercito americano come Saigon, è una città all’avanguardia e in movimento!! Cafè, ristoranti, negozi super ricercati, grandi marche, grandi palazzi e parchi si mescolano alla tradizione, alla vita che si svolge in strada; i vietnamiti amano incontrarsi e mangiare in “ristoranti-bar” improvvisati con due sedie e un tavolino di plastica sulla strada. Sono molti infatti questi punti di ristoro che si trovano in ogni angolo della città. Mangiano di tutto e io ho avuto davvero difficoltà con il cibo. Insetti, serpenti, carne di coccodrillo insomma SLURP!! Esiste anche una bevanda al serpente, che viene venduta in bottiglie trasparenti così si vede bene il serpente al suo interno…

Appena arrivata a Saigon, (i vietnamiti la chiamano ancora così sebbene il nome ufficiale sia HCMCity) mi sono catapultata in stazione per prendere il primo treno in direzione nord, volevo infatti esplorare una zona meno turistica del Vietnam e ci sono riuscita!! Treno notturno: 14 ore passate “comodamente” in uno scompartimento con una gentilissima famiglia vietnamita. La comunicazione era impossibile, nessuno parlava inglese e io nemmeno una parola della loro lingua, ma è stata un’esperienza molto entusiasmante. Che buona gente! Io non avevo cibo e loro mi hanno offerto tutto quello che avevano! Quando ho chiesto loro di poter fare qualche fotografia, erano talmente felici ed emozionati che prima di mettersi in posa si sono tutti sistemati per bene e le donne si sono sciolte e sistemate i capelli.

Sono arrivata a Danang, sulla costa centrale, che ospitava una base aerea americana durante la guerra del Vietnam. I 30 km di spiaggia tra Danang e Hoi An –dove ero diretta- sono mozzafiato!! Non avrei mai pensato di trovare tanta bellezza in Vietnam!! Spiagge larghe, sabbia bianca, palme…
Ho passato due giorni nella deliziosa Hoi An, e devo dire che i vietnamiti sono un popolo molto gentile e anche un po’ curioso. Tanta gente, uomini e donne, mi guardavano e mi osservavano, alcuni cercavano addirittura un contatto con me. Sebbene la lingua rappresentasse un limite invalicabile, infatti pochissimi in Vietnam parlano bene l’inglese, la comunicazione si creava con sorrisi e parole base. A volte molto divertente!

Ho passato poi due giorni a Quy Nhon, sulla costa centrale. Ho preferito questa sperduta località balneare ad altre rinomate spiagge perché ero alla ricerca di genuinità e non volevo vedere troppi turisti stranieri. E ragazzi senza parole!! La gente mi osservava, come mi era già capitato a Hoi An, ma tantissima gente mi fermava e voleva una foto con me!! E allora io ridevo!! Con i loro cellulari all’ultima moda mi scattavano fotografie, altri chiedevano il mio numero di telefono…insomma ero diventata la star del momento!! Altri mi guardavano mentre passeggiavo e li sentivo dire: WOW!!! Mi sono poi resa conto che ero l’unica straniera in quella località e loro erano davvero sorpresi. I momenti di gloria di Paola!
Ho noleggiato un motorino (un 4 tempi senza frizione!! Mahhh???) e via come una scheggia lungo la costa e ad ogni kilometro che percorrevo, il mio stupore aumentava!! Da una parte la selvaggia fitta e verde giungla e dall’altra spiagge bianche, roccia e alte palme. Ero come impazzita, non sapevo dove fermarmi, perché mi ero resa conto che più kilometri facevo, più il paesaggio mi sorprendeva!! Se il motorino avesse avuto la quinta, avrei preso sicuramente il volo!! Non credevo ai miei occhi, mai avrei pensato di trovare tante spiagge ancora assolutamente incontaminate e così selvagge in Vietnam!! E poi mi sono fermata diverse volte, in diverse spiagge, e ogni volta ho trovato sempre e solo Natura selvaggia!!!! Mai cemento, mai alberghi!! Solo qualche capanna di paglia, amache, qualche ristorantino improvvisato all’ombra di banani, alte palme e altre piante e fiori tropicali. E in giro solo qualche vietnamita che incuriosito dalla mia presenza salutava e sorrideva!! Io, i miei Caraibi, li ho trovati qui!!! Ho passato due giorni spettacolari a Quy Nhon e lungo la costa centrale.

E poi invece di farmi altre 12 ore di treno per tornare a HCMCity, ho ottimizzato i tempi al massimo e ho preso un volo interno e in 40 minuti è passata la paura e sono arrivata a Saigon, dove ho visitato diversi musei tra i quali il War Museum, dove ho vissuto un’esperienza molto toccante. Più volte davanti a quei documenti di guerra e a quelle fotografie di una violenza inenarrabile mi sono emozionata, mi sono sentita piccola di fronte alla crudeltà di cui è capace l’uomo. E’ proprio davanti a tali evidenti crimini di guerra che sono sempre più convinta che la violenza e le armi non siano la soluzione ai problemi. Ho riflettuto molto anche sulla posizione degli Stati Uniti, sulla guerra in Corea negli anni ’50, sulla guerra del Vietnam e poi Hiroshima, Nagasaki, la seconda guerra mondiale e l’Iraq. Ma ci siamo dimenticati il passato? Il mondo intero, ma soprattutto il popolo americano e alleati hanno ancora una memoria storica? Potrei scrivere ancora tanto, in merito a questa mia visita dentro il museo dell’orrore, in merito ai crimini commessi dagli americani, in merito alla resistenza dei Vietcong e anche in merito alla solidarietà dimostrata da tutto il mondo nei confronti del Vietnam, ma voglio che siano le foto a parlare…..

E' interessante sapere che nel mondo Occidentale quella che è comunemente conosciuta con il termine "Guerra del Vietnam”, nel Sud Est asiatico viene invece chiamata "Guerra contro gli Americani per liberare il Vietnam".

Vi sto scrivendo da Bangkok, domani notte parto e il 6 mattina arriverò a Ulaan Bataar in Mongolia. Adri è in Russia esattamente a Ulan Ude non lontanissimo dal confine con la Mongolia e dovrebbe arrivare a Ulaan Bataar il 6 o 7 luglio. Direi che con i tempi ci siamo!! Sono molto emozionata! Sono molto felice! Tra qualche giorno rivedrò mio fratello che arriva in Mongolia in moto dall’Italia, e oggi sono esattamente 7 mesi che sono in viaggio!! Ebbene sì, ho lasciato Castrocaro il 4 dicembre 2008!! Caspita, mi sembra la trama di un film!

To be continued….

Un abbraccio
Paola